AltroPaese

La Croce Missionaria dei Padri Passionisti

La Croce «al Bivio»

Da circa 100 anni, la «Croce al Bivio» rappresenta un simbolo per la nostra comunità.

Non solo come punto geografico, ma anche di incontro e soprattutto di tradizione Cristiana che simboleggia il passaggio di un gruppo di missionari passionisti per evangelizzare, per dare conforto e speranza, per riavviare un processo di impegno pastorale, spesso segnato dalla stanchezza o dall’abitudine, o anche potenziare il cammino spirituale e apostolico delle della nostra comunità.Di solito si è trattato di quindici giorni di predicazione intensa, di catechesi sistematica a tutte le ore, amministrazione del sacramento della riconciliazione, di incontri pastorali per gruppi, per età, di visita agli ammalati, di visite pastorali alle famiglie del territorio. Momenti forti di spiritualità della passione di Cristo che è il punto nodale della predicazione dei figli spirituali di San Paolo della Croce. Concludendo le missioni, le stesse comunità parrocchiali, sostenute ed incoraggiati dai parroci erigevano croci ricordo della missione predicata dai passionisti in quel periodo e in quell’anno.

Sul nostro territorio sono presenti diverse croci simbolo di passate missioni: all’incrocio tra via Fontana di Campoli e la via Provinciale Vitulanese, in Via San Nicola Vecchio, ed i più anziani ne ricordano una in pieno centro storico (in legno), probabilmente in via Elio Caporaso della quale oggi si sono perse le tracce.

La più imponente e la più importante è questa del «Bivio».

Il restauro

Dopo l’ultima missione popolare avuta nella nostra comunità ad opera dei frati di San Francesco d’Assisi, delle suore Francescane Alcantarine, Immacolatine e di Ludovico da Casoria nell’anno 2019 si è deciso di Restaurare le croci missionarie presenti sul territorio ad opera delle associazioni di volontariato locali.

Il restauro di queste croci non è solo la volontà di riportare all’antica bellezza l’opera ma deve essere soprattutto un segno di rinnovamento della nostra fede, della nostra preghiera e del nostro senso di unione nella comunità.

La Pro Loco Monte Taburno ha proceduto al restauro della Croce dei Padri Passionisti presente al bivio tra Via Nino Bixio e Via Roma, entrata del paese e punto di ritrovo di tanti giovani e meno giovani negli anni.

Abbiamo deciso di smontare integralmente il manufatto per riscoprire la pietra originaria del 1927 installata con la prima missione dei Padri Passionisti.

Nel restauro abbiamo voluto mantenere ben visibile la memoria e gli elementi distintivi tra il «vecchio» e il «nuovo».

Abbiamo eliminato la base realizzata negli anni 40 con mattoni e cemento sostituendola con delle colonne in pietra locale che lasciano vedere la pietra originaria. La croce in ferro è stata ripulita, sabbiata e verniciata (verniciatura a forno donata da Silvio Orlacchio) con un colore che richiama il ferro «arruginito» mentre sono state rimontati con pezzi nuovi gli elementi mancanti che erano andati persi o distrutti negli anni: la scritta «INRI», le due lance e lo scudo. Volutamente sono stati verniciati in nero per evidenziarli come elementi «nuovi». La spugna, sulla lancia sinistra, è stata creata in terracotta grazie al Prof. Lorenzo Caporaso.

Anche l’epigrafe originaria, seppur danneggiata, è stata smontata, ripulita, incollata e riposizionata a testimoniare le precedenti missioni.

Tutto il restauro è stato possibile grazie all’impegno dei soci della Pro Loco Monte Taburno che nel loro tempo libero hanno effettuato i lavori con l’aiuto di alcune ditte e artigiani locali che anche in questo depliant ringraziamo. Le spese dei materiali sono state coperte interamente dall’associazione.

Elementi e Simbolo PP

La croce in ferro pesante si presenta essenziale riportando gli elementi più comuni delle croci missionarie.

La scritta «I.N.R.I.» nella parte sommitale della croce, come prescritto dal diritto romano, un cartello che riporta la motivazione della condanna di Gesù Cristo. (Giovanni, 19:19 «Pilato fece pure un’iscrizione e la pose sulla croce. V’era scritto: Gesù il nazareno, il re dei Giudei»).

A sinistra troviamo la spugna in cima a un’asta. Durante l’agonia, a Gesù viene dato da bere per mezzo di una spugna, intrisa d’aceto. (Matteo, 27:48 «E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, inzuppatala di aceto, la pose in cima a una canna e gli diede da bere»)

A destra la lancia. Per accertarsi della morte a Gesù viene inflitta una lancia nel costato. (Giovanni, 19:34 «ma uno dei soldati gli forò il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue e acqua»).

In basso, al centro, ai piedi della croce ci sono i chiodi. Gesù viene crocefisso. La crocefissione avveniva inchiodando i polsi dei condannati ad un traverso di legno ed i piedi direttamente sul palo verticale infisso a terra. (Giovanni, 20:25 «Gli altri discepoli dunque gli dissero: “Abbiamo visto il Signore!” Ma egli disse loro: “Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò”).

Al centro della Croce il Simbolo dei Padri Passionisti. Il distintivo dei passionisti è costituito da un cuore sormontato da una croce con la scritta “JESU XPI PASSIO” (la Passione di Gesù Cristo). I due simboli dell’amore sono uniti quindi a formare un unicum: la passione umana (intesa come intenso amore rappresentata dal cuore) e la passione di cristo (rappresentata dalla croce, estremo atto d’amore). Di colore nero, questo segno ricorda a tutti il mandato di San Paolo della Croce: far memoria delle sofferenze di Gesù.

Un ringraziamento di cuore a quanti hanno lavorato e collaborato alla realizzazione di questo progetto.

Come associazione vogliamo, inoltre, ringraziare per il supporto gratuito anche le seguenti ditte:

Patrizio – Caporaso Costruzioni; Francesco – La Pietra Costruzioni; Silvio – Carrozzeria Orlacchio; Francesco -Fabbro Barbato; Cosimo – TecnoImpresa; Pietro – CPD Costruzioni; Adamo – CEM Molinaro.

Preghiera al Crocifisso

O alto e glorioso Dio,

illumina le tenebre

del cuore mio.

Dammi una fede retta,

speranza certa,

carità perfetta

e umiltà profonda.

Dammi, Signore,

senno e discernimento

per compiere la tua vera

e santa volontà.

Amen.

( preghiera di San Francesco d’Assisi )

Un grazie a Don Giovanni Rossi per il suo lavoro e la sua passione dedicati alla nostra comunità!

Ci auguriamo che questo opuscolo abbia per tutti non solo un valore storico, ma anche un valore affettivo e di fede, e che stimoli in ognuno di noi l’appartenenza e l’unione alla comunità.

Con un grosso abbraccio!

Pro Loco Monte Taburno

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